Stanotte ero una stanza
2 sedie e una finestra
Quel che è fuori non mi sembra
avere la minima importanza
Sulla sedia resta l'ombra bianca
e un bottone
che hai perduto
mentre mi uccidevi piano
parlando di una sacra verginità.
Nel sogno come al centro
di un gomitolo di spine
appoggiato tra i capelli
di un gigante immobilizzato
Dall'alto del sentiero
Si dominava la collina
e una folla imprecava
sulle false verità
Nel sogno più che mai ero avvolta dalla rabbia
e se fossi ancora forte
vorrei pensare che la tua acqua
non ha sfumato il mio colore.
2 commenti:
Ehi, mangiato pesante? (per un risveglio del genere...)ma 'ndo vai di preciso? Baci e abbracci PorKa
....peperoni..... e cipolla con cevapcici......non male vero? maglio che lapoesia la lascio a Fablo. vado a Bilbao in Erasmus. Vieni a cena? ciaooooo
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