venerdì 19 gennaio 2007

Risveglio


Stanotte ero una stanza

2 sedie e una finestra

Quel che è fuori non mi sembra

avere la minima importanza

Sulla sedia resta l'ombra bianca

e un bottone

che hai perduto

mentre mi uccidevi piano

parlando di una sacra verginità.

Nel sogno come al centro

di un gomitolo di spine

appoggiato tra i capelli

di un gigante immobilizzato

Dall'alto del sentiero

Si dominava la collina

e una folla imprecava

sulle false verità

Nel sogno più che mai ero avvolta dalla rabbia

e se fossi ancora forte

vorrei pensare che la tua acqua

non ha sfumato il mio colore.

2 commenti:

Porkacchia ha detto...

Ehi, mangiato pesante? (per un risveglio del genere...)ma 'ndo vai di preciso? Baci e abbracci PorKa

pituss ha detto...

....peperoni..... e cipolla con cevapcici......non male vero? maglio che lapoesia la lascio a Fablo. vado a Bilbao in Erasmus. Vieni a cena? ciaooooo