giovedì 27 giugno 2013

Di questa casa.

Di questa casa, quattro stanze
si affacciano sul corridoio.
Loro, immobili, tutto vedono.
Loro, immobili, da sempre, tacciono.
Vecchie comari in riga sull'uscio
intente a sbucciare mele e fagioli
dai passi sanno che sei tornata,
chissà perchè e per quanto ancora.

In un lungo spazio chiuso
come al centro di una corte
ed attorno specchi ovali
a riflettere quel che eri.

E' venuto anche il prete
a benedir il quieto vivere
scaricando l'aspersorio
sugli stipiti e il cartongesso.

Ma nemmeno l'esorcismo
lava via le ragnatele.
Le stanze tacciono, la corte osserva.
Chissà perchè e per quanto ancora.

Nessun commento: