domenica 15 giugno 2008

Spargimenti di coscienza.

1. IL LAVORO.

“6 verticale: nobilita l’uomo in un famoso proverbio…”
“Ciao scappo, vado a nobilitarmi otto ore sotto il sole. Oggi l’asfalto dalla mia pala colerà all’incrocio tra via Dante e via Manzoni. Il liceo in fondo mi è servito….”

Il lavoro è un’entità coprofaga. I vampiri aspettano a bocca spalancata mentre si divaricano le natiche negli unici minuti di pace, annessi alla lettura di una rivista o ad un cruciverba… La spinta dovrebbe venire dal basso, ma non eleva, svuota. I vampiri coprofagi non hanno capito tutto, il nostro sangue è merda e la causa di sicuro è quel 6 verticale, 6 lettere che non riesco proprio a tracciare.
Così appoggio la penna sul davanzale, la rivista sull’orlo del bidè (che forse si scrive con la t finale) e con un paio di strappi di morbidezza in più dei soliti, che oggi ho voglia di concedermi, pulisco il distributore del mio prodotto interno lordo. Del resto mancano 20 minuti all’inizio della mia nobilitazione quotidiana.
Il mio vampiro di fiducia. Non ci può far nulla, è in balia di un esercito isterico, donne – capitemi- DONNE con il loro annesso bagaglio di complicazioni mestruali, prole adolescente, prole bambocciona, prole maritata, nipoti, animali domenstici, visite ginecologiche, mammografie, cerette e frigidi accavallamenti di gambe.
Ferie programmate con consorte e prole, seconda luna di miele, terza età, quarta coppa c cadente, quinta marcia scalando direttamente dalla terza. Il parcheggio troppo stretto, la divisa troppo poco aderente, ma forse, in realtà è troppo trasparente. Assumere donne è l’antidoto al matrimonio.

E’ ora di mettere la giacca e scoprire che fuori piove ancora e presagire che qualcuno ti chiederà un cambio di turno esattamente due secondi dopo aver indossato il grembiule d’ordinanza. “Scusami E…..”. Prova ad ignorarla, non hai sentito niente, è solo nella tua testa…..

Invece quella mattina nessuna richiesta diretta, a parte 4 ore di straordinario per coprire un improvviso attacco di nausea.
Deserti di pace e costellazioni isteriche, gamme di infinite sfumature, rossi accesi e grigi anemici, gialli spenti e bianchi troppo candidi. Neri cupissimi e finti azzurri.

Assumere donne significa iniettare invidia e ormoni in un gruppo più o meno affiatato. Effetti collaterali : piatti rotti, gare di biancheria intima vedo-non vedo, inaspettato isolamento di microcomunità suddivise per livello e reddito del marito. E, a parte sindacaliste , lesbiche ed ex sessantottine. In caso di cene aziendali, corsi di aggiornamento, compleanni, stage e fiere i fenomeni possono manifestarsi in maniera aggravata, con l’insorgere di finta ubriachezza e sensualità ostentata fino al ridicolo.

Areare il locale prima di soggiornarvi.

E’ la prima volta che lavoro in un gruppo di sole donne e voi, uomini, mi mancate da morire.
Merda, il parcheggio mi sembra un po’ troppo stretto….

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